COME NACQUE IL CLUB PESCATORI A MOSCA TICINO
Alla fine di gennaio del 1977 venne pubblicato il testo della nuova legge sulla pesca che prevedeva l’introduzione del divieto di guado. In parole povere non si poteva più entrare in acqua per pescare e noi poveri tapini, pescatori a mosca, avremmo dovuto appendere al chiodo i nostri stivaloni ascellari mentre chi pescava con i più tradizionali sistemi armati di mulinello a lunga gittata non avrebbero subito praticamente nessuna limitazione. Ingiustizia! Protesta! Sicuro ma cosa avrebbero potuto fare quattro poveri diavoli contro una legge e la quasi totale indifferenza degli altri pescatori? La protesta di un club avrebbe avuto certamente molto più peso.
Fu così che il 30 marzo 1977:
Riccardo Bärlocher, presidente
Teodoro Wettstein, segretario
Dr. Sergio Arma, membro
Dr. Augusto Orselli, membro
Mario Chiari, membro
Walter Monn, membro
Franco Bernardoni, membro
fondarono il Club Pescatori a Mosca Ticino ed iniziarono la loro prima battaglia contro l’atteggiamento del Dipartimento dell’Economia Pubblica da cui, allora, dipendeva la Caccia e Pesca, rappresentato dall’On. Flavio Cotti. Ci volle un anno ma alla fine all’assemblea dei delegati della Federazione Ticinese Acquicoltura e Pesca, raccogliemmo i frutti del nostro lavoro.
Nel 1982 la legge fu abrogata!
Pescare trote con mosche artificiali – filmato della TSI del 1977!
Dedicato alla pesca delle trote con mosche artificiali, questo servizio di Carlo Pozzi andò in onda il 18 maggio 1974 nella trasmissione televisiva «Agricoltura, caccia e pesca».
Gli intervistati sono Mario Chiari, pescatore e Riccardo Bärlocher, presidente del Club pescatori a mosca del Ticino.
Copyright – RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana
Primexpo di Lugano 1981
Altre due tappe importanti del nostro Club furono dapprima l’ingresso come membro della Federazione Svizzera di Casting e poi della federazione Svizzera di piscicultura e pesca.
Fummo i primi, non sostenuti da leggi atte alla protezione dei salmonidi, ad istituire l’autolimitazione delle catture, cioè un quaderno dove i beneintenzionati firmavano impegnandosi a non superare il limite di 5 catture giornaliere con una misura minima di 24 cm; allora le catture erano sproporzionatamente 20 e la misura minima 22 cm.
tratto dalla pubblicazione:
“FESTA DELLA PESCA A MOSCA 23-24 SETTEMBRE 1995 – CONCORSO INTERNAZIONALE DI LANCIO E COSTRUZIONE DI MOSCHE ARTIFICIALI”
Una diversa concezione della pesca e una diversità di vedute che è sempre stata in contrasto con la Federazione Ticinese di Pesca ci ha poi spinti nel 2012 a richiedere l’indipendenza. In breve tempo la nostra richiesta è stata accettata dal Consiglio di Stato che ha promosso il nostro Club a “partner ufficiale per l’acquicoltura e la pesca”. Grazie a questo dal 10 luglio 2012 le nostre richieste non devono più essere vagliate dalla FTAP ma possono essere inoltrate direttamente al Dip. del Territorio e poi discusse dalla commissione consultiva per la pesca, nella quale ora siamo membri riconosciuti. Questo permette ai nostri soci di staccare la patente cantonale con l’adesione al Club.