
A cura dell’Ufficio federale dell’ambiente UFAM
…Dagli anni Ottanta, nei corsi d’acqua svizzeri si registra un calo costante delle catture da parte dei pescatori con la lenza, dovuto principalmente a dei deficit negli ambienti acquatici naturali. In tale contesto, il ripopolamento ittico artificiale si è fatto strada quale alternativa per contrastare almeno in parte il declino delle popolazioni piscicole. Nonostante la pratica pluriennale, tuttavia, il ripopolamento rimane una tematica complessa e controversa, in particolare per quanto riguarda i suoi effetti. Si è infatti osservato come, malgrado le attività di ripopolamento intensive, non sia stato possibile arrestare il calo delle catture a livello nazionale.
La domanda sorge dunque spontanea: stiamo facendo la cosa giusta nel modo giusto?
Negli ultimi anni, le pratiche di ripopolamento sono state costantemente modificate e adattate al nuovo contesto gestionale, giuridico e scientifico. La nuova filosofia è diventata: «Il meno possibile, ma quanto necessario». Dopo accurate riflessioni, in alcuni casi si è rinunciato completamente a ripopolare i corsi d’acqua. In questo frangente è emerso come, spesso, la fregola naturale funzioni meglio di quanto si potesse pensare.
Ad esempio ci si è resi conto di come, anche in uno spazio geografico molto ridotto, le popolazioni di trote presentino delle differenze genetiche importanti…
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